02 Ago

Infinite possibilità nella possibilità dell’infinito. La seconda proporzione

A cura di Edoardo Bendinelli, terapista della riabilitazione e osteopata, fisioterapista e preparatore atletico

Ogni parte della struttura anatomica determina la sua funzione, in alcune situazioni questa può alterare la struttura stessa, in questo caso è necessario trovare un equilibrio tra l’attività e l’eccessivo sovraccarico della struttura, soprattutto in ambito atletico. Detto ciò, ogni figura professionale intenzionata a intervenire sulla struttura per risolvere un problema, a seconda del contesto, deve capire quali sono i margini di intervento applicabili a in base alla tipologia di paziente, che sia un atleta o una persona comune.
Spesso è possibile trovarsi di fronte a casi in cui all’origine della patologia c’è l’adattamento a una condizione fisica e a uno schema mentale che ha portato il paziente a una condizione di agio. L’intervento deve focalizzarsi proprio su questi schemi, inserendo nuove abitudini e riportare il paziente nel range del benessere sempre senza tralasciare la tipologia di individuo, la sua psicologia e le sue esigenze.

Biznes

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